Nick The Nightfly

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Nick The Nightfly
NazionalitàRegno Unito (bandiera) Regno Unito
GenereJazz[1]
Periodo di attività musicale1987 – in attività
Strumentochitarra
EtichettaEdel Local
Album pubblicati5
Sito ufficiale

Nick The Nightfly, pseudonimo di Malcolm MacDonald Charlton (Glasgow, 28 aprile 1957[2]), è un disc jockey, cantante e musicista britannico.

Nato da madre irlandese e padre scozzese, crebbe ad Edimburgo dove giocava nella nazionale scozzese Under 18 di calcio e dove divenne campione giovanile di badminton[3]. Studiò chitarra ed esibendosi nei locali inglesi conobbe alcuni musicisti bresciani che lo invitarono in Italia[3]; visse dapprima a Brescia,esattamente a Cailina di Villa Carcina,nel 1982[4], dove insegnò inglese, quindi a Milano[5] dove assunse il suo attuale nome d'arte, ispirato all'album The Nightfly di Donald Fagen.

La sua carriera nelle radio iniziò come autore quando Radio Monte Carlo gli chiese di comporre un jingle pubblicitario[4]. Nei primi anni '90 ideò Monte Carlo Nights, lo show radiofonico serale che tuttora conduce[6]. Durante il programma, dedicato a musica alternativa come jazz, new age, ambient, world music e lounge, Nick ospita e intervista musicisti internazionali con i quali spesso si esibisce in diretta. Alla fine degli anni '90 ha condotto con Renzo Arbore Aperitivo con Swing su Radio Capital, un programma dedicato alla musica swing e jazz. Dal 1998, sempre su Radio Capital, ha condotto i programmi Capital Nightfly e Navigator (il sabato notte)[7].

Parallelamente all'attività di conduttore radiofonico si dedica anche a quella discografica, sia come produttore che come cantante[8]. Ha curato oltre venti compilation[8] di artisti vari (sotto le egide The Nightfly e Monte Carlo Nights). Come interprete e compositore ha invece pubblicato due album da solista e tre con la Monte Carlo Nights Orchestra, la big band da lui fondata[7]. Come autore ha inoltre composto il brano Semplicemente[9] (testo di Maurizio Costanzo), cantato da Andrea Bocelli.

In televisione ha condotto la trasmissione musicale di Italia 1 Jammin con Federica Panicucci[9]. Sempre su Italia 1 ha presentato con Afef Jnifen Montecarlo Hits[10], una trasmissione di musica e moda realizzata nel Principato di Monaco. Su TELE+ ha presentato l'Heineken Jammin Festival in diretta TV dall'Autodromo di Imola[11]. È stato ospite di programmi televisivi come il Maurizio Costanzo Show, Nonsolomoda e Kitchen.

Nel 2003 è divenuto direttore artistico del locale di musica jazz Blue Note Milano[12].

Nel 2011 ha fondato e diretto The Nightfly Jazz Festival On The Beach di Lignano Sabbiadoro[13].

Nel 2021 prende parte all'album Dare di Mario Biondi interpretando il brano Show Some Compassion arrangiato da Marcello Sutera insieme a Mario Biondi e ad altri artisti quali Chuck Rolando, Annalisa Minetti, Enzo Avitabile, Dodi Battaglia, Sarah Jane Morris, Jeff Cascaro, Alain Clarke, Paulo Gonzo, Luna e Omar.

È sposato con una donna palermitana[14] e ha due figlie[15].

Nick The Nightfly

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  • 1995 – Don't Forget (RTI Music)
  • 2010 – Nice One (Edel Local)
  • 2018 – Be Yourself (Incipit)

Nick The Nightfly and the Monte Carlo Nights Orchestra

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  • 2004 – Live At The Blue Note (Edel Local)
  • 2008 – The Devil (Edel Local)
  • 2011 – Swing & Sing Live (Edel Local)

Premi e riconoscimenti[10]

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  • 1995: Telegatto come "Migliore voce della notte radiofonica italiana".
  • 1996: Tao D'oro.
  • 1996: Bybloscar come "Miglior DJ radiofonico".
  • 1998: Bybloscar come "Miglior programma Radio TV" a "Monte Carlo Nights".
  • 2008: Radio Grolle - Saint Vincent per la radio come "Migliore trasmissione della notte" a "Monte Carlo Nights".
  • 2016: Cuffie D'oro - Trieste per Miglior programma radiofonico notturno "Monte Carlo Nights".
  1. ^ JazzItalia - Intervista a Nick The Nightfly
  2. ^ (EN) Nick the Nightfly, su rateyourmusic.com. URL consultato il 7 febbraio 2015.
  3. ^ a b Massimiliano Chiavarone, Il sogno di Nick the Nightfly "Portare 60 scozzesi in kilt da piazza Duomo all'Isola", su ilgiorno.it, ilgiorn0.it, 8 dicembre 2012. URL consultato il 7 febbraio 2014.
  4. ^ a b Maria Luce Schillaci, Uno scozzese "per caso", su giornaledellumbria.it, 26 gennaio 2013. URL consultato il 7 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  5. ^ Rizzo Roberto, «Qui ho trovato la mia Isola felice», su archiviostorico.corriere.it, Corriere.it, 10 gennaio 2010. URL consultato il 7 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  6. ^ Nick the Nightfly - Radio Montecarlo, su edisonchangethemusic.it. URL consultato il 7 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2015).
  7. ^ a b “NICK THE NIGHTFLY & THE MONTECARLO NIGHTS ORCHESTRA”, su fortedibard.it, 15 luglio 2008. URL consultato il 7 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2015).
  8. ^ a b Nick the Nightfly, su rockol.it. URL consultato il 7 febbraio 2015.
  9. ^ a b NICK THE NIGHTFLY NICE ONE QUINTET, su visioninmusica.com, 24 gennaio 2013. URL consultato il 7 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2015).
  10. ^ a b Anna Ingravallo, Nick The Nightfly e Sarah J. Morris: stagione 2013-2014 del Teatro Forma riparte, su infooggi.it, 24 ottobre 2013. URL consultato il 7 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 7 febbraio 2015).
  11. ^ Nick The Nightfly 5tet, su jazzitalia.net, 20 dicembre 2009. URL consultato il 7 febbraio 2015.
  12. ^ Tony Romano, Nick the Nightfly: 10 anni di Blue Note, su panorama.it, 10 gennaio 2013. URL consultato il 7 febbraio 2015.
  13. ^ Alberto Zeppieri, Jazz a Lignano, stasera al beach village cala il sipario: parla Nick the nightfly, su messaggeroveneto.gelocal.it, messaggeroveneto, 2 luglio 2011. URL consultato il 7 febbraio 2015.
  14. ^ Gigi Razete, La voce Sarah di Soul e Bacharach per cantare con The Nightfly, su ricerca.repubblica.it, Repubblica.it, 1º settembre 2013. URL consultato il 7 febbraio 2014.
  15. ^ Fagnani Giovanna Maria, Un cocker per Nick the Nightfly «Mandy, il mio cane a ritmo di jazz, su archiviostorico.corriere.it, Corriere.it, 24 maggio 2011. URL consultato il 7 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).

Collegamenti esterni

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